Film del 1958 diretto da Mario Monicelli
Cosimo e Capannelle a inizio film tentano il furto di un'auto in Via Alesia:
Peppe e Cosimo dal giudice davanti alle finestre dell'ex cinema Quirinale in Via Nazionale 190:
L'uscita dalla prigione di Peppe all'inizio della Salita di Sant'Onofrio:
L'agenzia di pegni, l'obiettivo da rapinare era in Via delle Tre Cannelle 9:
Pochi metri dopo c'è la casa dove lavora la servetta Nicoletta e, a fianco, la scalinata dove c'era l'ingresso della "carbonaia" in Via della Cordonata:
Il terrazzo da dove Peppe spiega la modalità del furto in Via Liberiana 18:
Tiberio e Ferribotte al mercato di Porta Portese per rubare la cinepresa in Via Portuense 19:
L'orfanotrofio dove Mario torna per chiedere soldi era in Via della Pineta Sacchetti:
Il terrazzo dove Dante Cruciani (Totò) da' lezioni di scasso è in Via Enrico Cosenz 11:
La finta scazzottata sulla scalinata in Via Tunisi:
Al funerale di Cosimo in Via Roberto Morra di Lavriano:
A colpo concluso, il gruppo si ritrova in Piazza Armenia:
A Capannelle suona sfortunatamente la sveglia in Via Valpolicella:
Peppe e Capannelle si nascondono nel finale tra i lavoratori per scappare ai poliziotti in Via dei Campi Flegrei 45:
sabato 23 ottobre 2010
I Tartassati
Risate di Gioia
La Banda degli Onesti
Film commedia del 1956 diretto da Camillo Mastrocinque
La tipografia di Peppino si trovava in Piazza degli Zingari:
Il bar dove Totò spiega a Peppino la metafora del caffè senza zucchero, si trova in Piazza della Suburra (metro Cavour):
L'ingresso della metropolitana dove Totò e Peppino si fermano a parlare è la Metro Cavour:
Il condominio dove Totò lavora come portinaio è in Viale delle Milizie 76:
La vetrina del negozio dove Totò crede di essere pedinato da due carabinieri era in Via degli Zingari:
La guardia di finanza dove Totò va a confessare di aver falsificato le banconote è in Viale XXI Aprile:
La tabaccheria dove viene portata la banconota presunta falsa è in Via di Monte Savello:
La tipografia di Peppino si trovava in Piazza degli Zingari:
Il bar dove Totò spiega a Peppino la metafora del caffè senza zucchero, si trova in Piazza della Suburra (metro Cavour):
L'ingresso della metropolitana dove Totò e Peppino si fermano a parlare è la Metro Cavour:
Il condominio dove Totò lavora come portinaio è in Viale delle Milizie 76:
La vetrina del negozio dove Totò crede di essere pedinato da due carabinieri era in Via degli Zingari:
La guardia di finanza dove Totò va a confessare di aver falsificato le banconote è in Viale XXI Aprile:
La tabaccheria dove viene portata la banconota presunta falsa è in Via di Monte Savello:
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